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Un disturbo che spesso affligge i nostri piccolini. Credo che a tutti sia capitato di vedere piccoli fra 0 e 3 anni con un occhietto semi chiuso, palpebra leggermente arrossata ed edematosa, con quel giallognolo appiccicoso che rende l’occhio cisposo. Nei casi più fortunati si risolve spontaneamente, in quelli meno fortunati si risolve con un intervento chirurgico, seppur piccolo e mini-invasivo, ma pur sempre un intervento!
Il canale naso lacrimale è scavato nell’osso mascellare, nella sua branca frontale, la sua funzione è drenare le lacrime dall’orbita alla cavità nasale. Le ragioni della sua occlusione sono ipotetiche. E’ facile pensare alla congestione delle mucose, magari a seguito di un raffreddore, ma spesso il problema si presenta nei primi giorni di vita del neonato…
Qualunque sia la ragione, tutte le volte che ho trattato un piccino con questo disturbo, vi erano aspetti legati alla perdita, o alla sensibile riduzione di mobilità, di alcune ossa craniche. Tutte le volte è stato sufficiente agire, per altro con forze minime, su quegli ossicini, cercando di riportare l’intero cranio ed eventualmente anche altre parti del piccolo paziente, ad un livello di mobilità e cedevolezza il più normali possibile.
Il risultato è sempre stato: canale nasolacrimale stappato! (termine metaforico, ovviamente!). Il numero di trattamenti necessari mediamente va da 1 a 5 in base all’età del soggetto.