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Colpisce spesso gli sportivi, soprattutto chi si dedica al running. Si tratta di un dolore alla pianta del piede che si irradia dal tallone fino alle dita. Si manifesta quando la fascia plantare, che è composta da un tessuto fibroso, subisce continui microtraumi estendendo l'infiammazione anche ai muscoli e ai tendini sottostanti.
Il motivo che provoca la fascite può essere una conformazione anatomica che la favorisce, mentre le cause che scatenano il dolore sono spesso l'utilizzo di calzature non adatte o l'esecuzione di movimenti che sollecitano la fascia plantare creando tensione muscolare e tendinea. In caso di dolore improvviso occorre interrompere l'attività sportiva e utilizzare del ghiaccio per ridurre il dolore. Possono essere utili esercizi di stretching e di rilassamento della pianta del piede, per esempio far rullare il piede su un oggetto cilindrico. Superata la fase critica è meglio stare lontani dall'attività sportiva per almeno una settimana. Anche l'uso di plantari specifici che si adattano alla conformazione del piede può evitare recidive.
Se però il dolore non passa in breve tempo o si hanno ripetuti episodi occorre intervenire in altro modo affinché il problema non si cronicizzi. L'intervento dell'osteopata in questo caso può essere utile. La prima cosa da fare è un inquadramento diagnostico medico accurato, con indagini eventualmente prescritte dallo specialista. In caso vi siano indicazioni di terapia conservativa allora si può approcciare la struttura dal punto di vista osteopatico.
Alla base di tutto vi è, da parte del piede specialmente, una scarsa capacità di adattamento: le cause possono essere molteplici, una catena muscolare, una forte riduzione di movimento dell’articolazione sottoastragalica, per esempio, un’alterazione di movimento a livello del bacino…ecc.
Il trattamento osteopatico tende per sua natura a mettere l’organismo nelle condizioni di maggior adattabilità e quindi di autoregolarsi al meglio. In questo caso, comprovato anche da alcuni studi scientifici, possono essere utilizzate varie manualità: la manipolazione diretta delle strutture che hanno perso mobilità, tecniche funzionali su punti specifici per ridurre il dolore, tecniche di drenaggio…ecc.